Consigli pratici - Disturbi del sonno

Qualche strategia per aiutare i genitori nella gestione del sonno dei bambini

CONSIGLI PRATICI

Iniziamo col dire che nel bambino fino a 6 anni, un sonno frammentato è normalissimo. I bambini hanno un ciclo REM di 45 minuti per cui che passate le prime ore di sonno si sveglino spesso è più che normale. Inoltre finché fanno il pisolino pomeridiano anche nn riuscire ad addormentarsi presto potrebbe essere normale. Così come è normalissimo che non vogliano addormentarsi da soli durante i risvegli notturni.

Allora come fare a capire quando ci troviamo davanti a un vero disturbo del sonno?

Anche se qualunque bambino neurotipico può avere un sonno frammentato nei primi 6 anni di età, e anche se alcuni bambini neurotipici possono avere veri e propri disturbi del sonno, si può affermare con una certa precisione che nei bambini con neurodivergenze i disturbi del sonno sono il primo vero sintomo che si manifesta.

Non solo i bambini affetti da disordine sensoriale ma anche i bambini con tante altre neurodivergenze (adhd, iperattività, ipercinesia solo per citarne alcune) spesso fanno veramente fatica ad addormentarsi.

Già dai primi mesi di vita, diciamo verso i 6-7 mesi, i genitori potrebbero non riuscire a farli dormire se non uscendo col passeggino o in auto.

Quello che sembra è che loro abbiano paura ad addormentarsi, ci si riesce solo con dei trucchetti, come appunto fargli credere che si passeggi o si stia uscendo.

Il problema è che hanno difficoltà ad autoregolarsi e non riescono ad entrare nello stato di rilassamento necessario all'addormentarsi. Spesso si mettono lì tranquilli 5 minuti perchè sono stanchi e poi non riuscendo a riaddormentarsi si riattivano e li trovi dopo 10 minuti che saltano sul divano.

Poichè è l'iporeattività vestibolare la principale causa di disregolazione emotiva, cullarli in macchina o portarli a spasso nel passeggino aiuta molto questo processo rendendo la cosa possibile.

Il periodo più difficile per gestirli è tra i 2 e i 4 anni perchè poi, una volta che il bambino toglie il pisolino la stanchezza a sera sarà tale da migliorare la situazione.

Se avete questi problemi, vi trovate nel corsello dei box a passeggiare vostro figlio alle 11 di sera perchè non vuole dormire, o non riuscite a metterlo a letto sveglio, nemmeno se voi state con lui, come se il letto scottasse, allora il consiglio è di parlarne con il pediatra che vi proporrà di dargli la melatonina.

Premetto che non ridurrà i risvegli notturni, ma aiuterà il bambino ad entrare nello stato di quiete tale da permettergli di addormentarsi.

Vi consigliamo questi prodotti:

Questo prodotto contiene Melatonina, aiuta il bambino a rilassarsi per favorire il sonno, ma non ha molto effetto sui risvegli notturni.

Un altro ottimo prodotto di Humana è questo secondo tipo di Melatonina con aggiunta di Triptofano e vitamina b6. Il Triptofano è il precursore della serotonina, cioè un aminoacido che assumiamo col cibo (prevalentemente carne) che nel cervello si trasforma in serotonina nel giro di 3-4 ore, e la vitamina b6 che aiuta i processi biochimici del cervello.

Recenti studi indicano come tante neurodivergenze e anche tanti disturbi dell'umore siano in qualche modo legati a una minor produzione naturale di serotonina per cui un aggiunta di triptofano alla melatonina permette fondamentalmente due cose:

  • diminuire i risvegli notturni, perchè entrando in circolo dopo 3-4 ore dall'addormentamento prolunga di fatto l'azione della melatonina.

  • migliorare il disturbo comportamentale nel bambino anche quando è sveglio.

    I bambini risultano meno agitati, ansiosi, nervosi anche durante la giornata.

    L'aggiunta di triptofano la consigliamo anche per aiutare i bambini e i genitori nei periodi di adattamento a qualche cambiamento di difficile attuazione. Nascita fratellino, inserimento scolastico, tolta del pisolino. Poiché spesso i bambini non neurotipici manifestano queste difficoltà di addattamento con un aumento del disturbo comportamentale (es. super capricci quando sono stanchi, anche capricci senza senso, legati non tanto a volere qualcosa in se, ma al cercare lo scontro col genitore al fine di poter piangere urlare e sfogarsi).

Nel caso in cui vostro figlio non abbia problemi di addormentamento (perchè magari è più grande) ma pensate che il triptofano possa aiutarlo nel sostegno dell'umore, nel nervosismo o anche, per le ragazzine affette da disordine sensoriale, nel nervosismo pre-ciclo, il triptofano è venduto anche singolarmente, non abbinato alla melatonina.

Poiché è un aminoacido non necessita di prescrizione medica. Chiedete al vostro farmacista noi vi consigliamo il Guna-Tryptofan (di Guna) con vitamina d6 perché è in gocce e non ha altri ingredienti.

Un altro prodotto, sempre tornando al Melamil di Humana, che può essere utile nei casi più gravi di disturbo comportamentale, anche legato a una difficoltà di rilassamento fisico e muscolare, sono queste bustine. In più del Triptofano hanno diverse vitamine e il magnesio, utile sia in alcuni processi chimici del cervello che nel rilassamento muscolare. Queste però sono bustine, e il bambino potrebbe nn gradirle, per cui fate le vostre prove e capirete subito con quale prodotto vi troverete meglio.

Chiedete pure un parere al pediatra, ma ricordate che siete voi i genitori e solo voi conoscete vostro figlio così bene. La maggior parte dei disturbi del neuro-sviluppo vengono diagnosticati molto in seguito rispetto a quando si verificano i primi disturbi del sonno per cui potreste trovarvi smarriti, perdere la fiducia in voi stessi.

Se avete letto tutti i manuali del mondo ma vostro figlio non si comporta come dovrebbe secondo questi libri, nonostante voi li abbiate applicati bene, probabilmente ci sono più fattori in gioco oltre al fattore "educativo".

Non abbiate paura a provare questi integratori perché un bambino che ha dormito male è un bambino nervoso, e se ha veramente una neurodivergenza, la sua vita è già complicata così senza metterci pure la stanchezza o il nervosismo per aver dormito male.