Consigli pratici - Togliere le rotelle
Qualche strategia per rendere superabile una grande sfida
CONSIGLI PRATICI


Prima o poi ci passano tutti i bambini, tra la scuola materna e la scuola elementare. Togliere le rotelle dalla bicicletta.
Per i bambini che soffrono di disturbo dell'integrazione sensoriale questa sfida può essere enorme.
Iniziamo col dire che non tutti i bambini che soffrono di disturbo dell'integrazione sensoriale devono necessariamente avere problemi nel togliere le rotelle. Però sicuramente potrebbero averne i bambini che hanno una integrazione IPO per il vestibolare il propriocettivo e il visivo.
Se invece dovessero essere IPER nel vestibolare, potrebbero non avere effettivamente problemi ma tanta paura, perché la sensazione di correre in bicicletta potrebbe spaventarli.
Questi sono i consigli di genitori che ci sono già passati e sono riusciti a superare il problema.
IL TEMPISMO
I bambini usualmente tolgono le rotelle tra i 3 e i 7 anni. La maggior parte tra i 4 e i 6.
Se riteniamo che nostro figlio sia IPO nel propriocettivo (impacciato, cade spesso, se c'è un gioco sul pavimento sicuro che ci inciampa anche se il resto del pavimento è libero), o nel VESTIBOLARE (ricerca sensazioni di formiche nella pancia, come andare in altalena molto velocemente), allora non dovremmo iniziare prima di 5 anni e mezzo,6.
Questo perché è importante che la sua maturazione sia il più possibile avanti. Magari fa già delle terapie e quindi più si aspetta più queste terapie faranno effetto.
Altresì però è importante che questi bambini non superino i 7 anni. Per due motivi. Il primo è sociale. Mentre è abbastanza ben visto un bambino della materna con le rotelle, un bambino che va alla primaria comincia a suscitare ilarità tra i compagni il che non aiuta la motivazione ne l'autostima. Inoltre più cresce più prende paura di cadere e di non farcela. Infine se è stato fino a 10 anni senza imparare ad andare in bicicletta, facilmente penserà di poterne fare a meno.
MESE IN CUI INIZIARE
In una situazione ideale sarebbe meglio iniziare a marzo. Questo perché è ancora presto per andare in bici per cui avrete settimane per lavorarci.
Inoltre non fa più freddissimo ma allo stesso tempo fa abbastanza freddo per avere vestiti lunghi e giubbotti imbottiti il che riduce i dolori e soprattutto le sbucciature in caso di cadute.
Se però marzo è già passato, o preferite sentirvi più sicuri, non preoccupatevi, basterà munirsi di protezioni come queste:
Fate attenzione alla misura, non prendetele troppo piccole perché dovete prevedere sia di avere eventuali giubbotti, sia che probabilmente questo acquisto vi tornerà utile se successivamente, crescendo, il bambino vorrà cimentarsi nei roller o nello skateboard.
Un accessorio indispensabile è il caschetto. Se già non ne avete uno qui vi mettiamo un paio di modelli che riteniamo validi, uno più tecnico e uno coi personaggi più amati dai bambini.
Scegliete voi quello che ritenete più adatto, calcolando anche che per alcuni bambini il caschetto di un personaggio preferito, o la promessa di una bici nuova quando imparerà ad andarci, potrebbero essere importanti fattori motivazionali. Facendo tanta fatica rispetto agli altri bambini hanno bisogno di una forte motivazione sempre presente, ma un qualunque caschetto della misura di vostro figlio andrà bene.
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COME PROCEDERE
Se è il vostro primo figlio forse non lo sapete, ma insegnare ad andare senza rotelle ad un bambino che è neurologicamente pronto a farlo, è facilissimo. Non hanno nessun merito i genitori degli amici di vostro figlio che tanto si vantano che a 3 anni gli hanno tolto le rotelle. Casomai si possono vantare di avere un figlio precoce ma loro non hanno nessun merito.
A togliere le rotelle, a chi è pronto per farlo, bastano pochi giorni.
Se invece il bambino non è pronto per farlo si può lasciar perdere e riprovare 3-4 mesi dopo.
Diverso è se vostro figlio ha un disturbo dell' integrazione sensoriale, perché ovviamente non è pronto ma se aspettate che sia pronto potrebbe passare davvero molto tempo e in base al grado di disturbo potrebbe anche non esserlo mai.
Quindi un procedimento efficace, deve necessariamente essere diverso da quello che usereste con gli altri bambini. Quello che dovete fare è allenare il suo cervello.
Vi siete mai chiesti perché le lezioni di chitarra sono una volta la settimana, e non un giorno sì e un giorno no? Perché tra una lezione e l'altra, mentre voi fate altro, lavorate, dormite, uscite con gli amici, le cose che avete imparato sedimentano nel vostro cervello. Quando inserite input importanti, è importante che lasciate il tempo al cervello di acquisirli, prima di mettergliene altri.
Allo stesso modo quello che dovete fare, è scendere con il vostro bambino nel posto più a portata di mano che trovate e fare pratica per 5 minuti. Sotto casa, nel corsello dei box, non perdete tempo ad andare in un luogo adeguato perché dovete fare pratica solo per 5 minuti. Unica regola che sia un posto dove andare dritti per un po'. Niente curve.
I passi che seguono andrebbero eseguiti ogni giorno o quasi, per soli 5 minuti.
Vi sembrerà di non ottenere niente, ma nel frattempo i suoi neuroni si stanno organizzando.
PREMESSE
La biciclettina su cui lo farete allenare deve essere adatta. Il bambino deve poter toccare con tutta la pianta del piede, o quasi, in modo da sentirsi sicuro di mettere giù i piedi e fermarsi quando vuole. Ma allo stesso tempo non deve avere le ginocchia troppo stette. E controllate che la pedalata non sia troppo dura. Alcuni modelli raggio 14 lo sono, hanno un particolare rapporto che rende più duro pedalare il che complica un po' le cose.
COME FARE
Il bambino è sulla bicicletta coi piedi per terra. Mettete una mano dietro la sella e l'altra su una manopola del manubrio per supporto e correte insieme alla bici. Fatevi una bella corsa finche potete andare dritto. Non inserite curve, non lasciatelo mai. Anche per un discorso di fiducia, non deve avere paura.
E' abbastanza faticoso.
Se volete aiutarvi, avete problemi di schiena o volete delegare ai nonni, c'è questo particolare attrezzo che rende la cosa meno faticosa, è molto utile.
Garantisce anche un miglior controllo sulla biciclettina.
MOSHAY Barra di spinta per allenamento di sicurezza per bambini
Potrebbero bastare un paio di settimane o volerci due mesi, potreste iniziare per una decina di giorni, poi capire che proprio non è pronto e diradare gli allenamenti ogni week end, e riprovare più intensamente dopo un paio di mesi, questo nessuno ve lo può dire perché ogni bambino è davvero a se, siete voi che empaticamente dovrete capire quando il bambino sarà quasi pronto. Questi poi sono i passi successivi.
Insegnargli a correggere la rotta con piccoli movimenti del manubrio.
Insegnargli che se gira la testa da un lato la bici andrà automaticamente da quel lato e quindi di guardare sempre avanti se no cade.
Smettere gradualmente di portare il peso del bambino con la mano o l'attrezzo e lasciarlo sempre più a se stesso.
Quando fa dei piccoli pezzi dritti senza cadere, allora potrete inserire le curve, la frenata, la partenza, e spiegargli di non fare mai curve troppo strette perché perdono il controllo e cadono.
Molti bambini cercheranno di desistere, dovete cercare di tenere alta la motivazione come meglio potete, in base a quello che interessa a vostro figlio. Promesse di gite in bici con gli amichetti, pic-nic coi genitori, qualunque cosa secondo voi possa funzionare.
Siate sempre positivi e sminuite gli insuccessi, esaltando i piccoli successi.
Quando avranno imparato, tenete comunque a mente che questa potrebbe essere una "competenza scheggia" e non un vero automatismo, quindi avranno bisogno di alcune regole di base. Cose elementari per gli altri bambini, ma non per loro. Per esempio che se stanno pedalando in gruppo devono sempre guardare avanti e non chiacchierare troppo perché rischiano di pedalare contro la persona con cui cercano di parlare.
Ma a parte queste piccole attenzioni avranno un'adolescenza spensierata con gli amici. E qui sì che voi in quanto genitori potete sentirvi orgogliosi di aver insegnato a vostro figlio ad andare in bici.
Qui è davvero merito vostro. Complimenti!