Competenze "scheggia"

Trucchetti per andare avanti

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Nonostante un bambino non abbia sviluppato l'integrazione sensoriale necessaria per una data funzione, la società gli richiederà comunque di usare quella funzione. Per compensare questo, man mano che cresce, il bambino con disfunzione dell'integrazione sensoriale impara le cosiddette " competenze scheggia". Un esempio di "competenze scheggia" è la capacità di suonare uno specifico brano al pianoforte pur non sapendo suonare il pianoforte, o imparare a memoria come è scritto il proprio nome se ancora non si è imparato a leggere.

In generale, se un bambino non riesce ad imparare ad allacciarsi le scarpe attraverso la naturale interazione delle informazioni sensoriali nella sua mente, dovrà imparare a fare il nodo come una "competenza scheggia" però l'apprendimento naturale è più semplice e ogni esperienza di apprendimento aiuta il cervello a imparare anche molte altre cose, mentre apprendere una "competenza scheggia" richiede molto sforzo e concentrazione e non aiuta il bambino in altre aree della vita. E' comunque un bene riuscire a sviluppare delle "competenze scheggia" anche per il piacere di saper fare qualcosa. Se un bambino con disfunzione dell'integrazione sensoriale è brillante svilupperà molte "competenze scheggia" e potrà sembrare che abbia delle normali funzioni fisiche, mentali e sociali ma per lui la vita non sarà paragonabile a quella di chi possiede un'interazione sensoriale adeguata, risulterà più difficile.

Con genitori comprensivi che lo aiutano e supportano il bambino spesso potrà condurre una vita gratificante, saprà trovare il suo posto nella società, tuttavia se gli stress della vita sono eccessivi rispetto alla capacità del suo cervello di farvi fronte potrà trovare delle difficoltà a tenere il passo con le esigenze sempre crescenti della vita quotidiana.

Una differenza fondamentale nella vita di questi bambini la fa la motivazione. Ovviamente essendo molto più difficile che per i coetanei fare cose che agli altri vengono abbastanza semplici se fatte al momento giusto, tipo per esempio andare in bicicletta senza rotelle o imparare a pattinare, va da se che quello che fa davvero la differenza tra riuscirci e non riuscirci è la motivazione. E spesso ci si arriva con una "competenza scheggia".

Scrive un papà "Per togliere le rotelle abbiamo fatto davvero fatica, lui era molto motivato e nonostante i ripetuti schianti alla fine c'è riuscito. Però non è un processo automatico, anche ora che mio figlio è più grande e va in bicicletta da anni, e non cade più, è come se correggesse continuamente la rotta, facendo micro correzioni e se pedala accanto a qualcuno se gira la testa per parlargli spesso anche la bici devia verso quel lato".