Sicurezza (o insicurezza) Gravitazionale

Una delle relazioni più basilari per un essere umano è quella con il campo gravitazionale terrestre

Anche se spesso non ci si pensa le emozioni sono funzioni del sistema nervoso . Perché le emozioni siano "in equilibrio" il sistema limbico deve ricevere stimoli ben modulati da parte dei sensi.

Una delle relazioni più basilari per un essere umano è quella con il campo gravitazionale terrestre. Questa relazione è persino più primitiva rispetto a quella madre-figlio.

L'integrazione sensoriale del sistema vestibolare ci dà realmente una sicurezza gravitazionale, la fiducia nel fatto che saremo sempre strettamente legati alla terra e avremo sempre un posto sicuro in cui stare.

La sicurezza gravitazionale è la base sulla quale costruiamo le nostre relazioni interpersonali.

Il bambino piccolo passa gran parte del tempo a sviluppare la relazione con la gravità: alza la testa e scopre che la gravità la rende pesante e, insieme a ogni nuovo movimento, impara cosa comporta la gravità per lui .

La sicurezza gravitazionale è così vitale per la salute emotiva che la natura ci ha dotato di un forte impulso interiore per esplorarla e dominarla: dato che questo impulso interiore è così forte il bambino farà intuitivamente tutto ciò che è necessario per sviluppare il sistema vestibolare, per questo le mamme cullano i neonati per calmarli quando sono agitati e spesso tanti bambini quando sono agitati o hanno un turbamento emozionale tendono a dondolarsi anche da soli sulla sedia o oscillando sull'altalena. E ai bambini piacciono le attrezzature al parco giochi e sulle giostre perché dondolarsi, scivolare, arrampicarsi e andare sull'altalena è fonte di grande stimolazione vestibolare.

Se la relazione del bambino con la terra non è sicura allora anche le altre relazioni non riescono a svilupparsi correttamente, anche la madre più affettuosa farà fatica a raggiungerlo se la terra non è per lui un posto sicuro dove stare.

Qualche volta questa insicurezza gravitazionale lo spaventa e lo blocca così di fatto non riesce a dare retta al suo impulso interiore perché è spaventato da quello che potrebbe accadergli, così il bambino perde molte delle esperienze sensori motorie che gli sarebbero utili per continuare a organizzare il sistema vestibolare.

Alcuni esempi di un bambino con fobia gravitazionale possono essere: la paura di salire una scala a pioli, come quella dello scivolo, e o la paura a camminare sulle grate nelle strade, o comunque se il pavimento lascia vedere sotto, come quelli di vetro.