Sintomi del disordine sensoriale - Elenco

Un elenco dei principali effetti che possono riscontrare i bambini con disordine sensoriale

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La disfunzione dell'integrazione sensoriale sarebbe molto più semplice da riconoscere e trattare se fosse un problema che si presenta nello stesso modo in ogni bambino, mentre ogni bambino ha la propria configurazione di segni e sintomi. Volendo però creare un elenco dei principali sintomi abbiamo:

  • Iperattività e distraibilità

  • Problemi comportamentali

  • Capacità di parlare e ritardi di linguaggio

  • Tono muscolare ai problemi di coordinazione

  • Difficoltà d'apprendimento a scuola

Li affrontiamo nel dettaglio.

IPERATTIVITA' E DISTRAIBILITA'

L'iperattività date le sue caratteristiche evidenti e dirompenti è spesso il primo segno che i genitori notano della disfunzione dell'integratore sensoriale e spesso è anche uno dei loro principali motivi di lamentela. Il bambino non si ferma un attimo, corre invece di camminare e sembra che si agiti continuamente senza avere uno scopo preciso, il che gli rende quasi impossibile stare seduto a concentrarsi. A un occhio non attento questo sintomo può essere confuso con la diagnosi di iperattività ma a un occhio più allenato appare evidente che in realtà l'intensità di questo disturbo è leggermente minore poiché non è il disturbo principale ma è una conseguenza. Per dirla in parole semplici se un bambino ipercinetico corre tutto il giorno e si arrampica sui mobili, un bambino che ha un'iperattività da disordine sensoriale potrebbe semplicemente essere un po' più agitato e fare fatica a rimanere contenuto nel banco, ma lasciato a se stesso non ha il bisogno di correre continuamente, non ha quell'agitazione interiore, anche se spesso non ha un comportamento adeguato quando viene costretto in situazioni più formali come un ristorante o appunto il sistema scolastico.

Da piccolo sembrerà essere "sopra le righe" . Da grande potrà riuscire a limitare l'agitazione motoria ma la stessa eccessiva attività neuronale può non permettergli di tenere in ordine la propria stanza, organizzarsi nel fare i compiti o ricordarsi di portarsi a scuola tutto quello di cui ha bisogno.

PROBLEMI COMPORTAMENTALI

I problemi comportamentali si possono manifestare in moltissimi modi e fa una certa differenza il livello di autostima di questi bambini. se i genitori riescono nella fase dei primi anni a dare a questi bambini una certa autostima alcuni disturbi comportamentali potrebbero essere evitati in caso contrario questi bambini potrebbero avere problemi a giocare con gli altri bambini sia perché per loro perdere un gioco Potrebbe essere particolarmente frustrante sia perché spesso sono emotivamente ipersensibili EI loro sentimenti sono feriti anche in situazioni normali potrà avere dei problemi nell'affrontare lo strass quotidiano o situazioni nuove e non familiari anche gli altri bambini potranno disapprovare il loro comportamento ed escluderli punto si crea un circolo vizioso tra visione negativa di sé comportamenti spiacevoli e reazioni negative degli altri e questo può portare il bambino all'infelicità questi bambini possono preferire giocare sia con i bambini più piccoli di loro che non possono infastidirli sia con bambini più grandi e maturi che li capiscono e li accettano oppure ? Possono anche cercare solamente la compagnia degli adulti.

Il discorso del disturbo comportamentale è molto ampio e cambia a ogni fascia di età e lo tratteremo più approfonditamente in altri articoli, grosso modo la cosa si può riassumere così: per questi bambini che hanno un controllo veramente veramente basso della loro vita poiché vivono in balia dei loro sensi, per cui solo lo stare nel mondo gli costa praticamente l'80% delle loro risorse emotive e fisiche mantenere il controllo su qualcosa anche piccolo per loro è molto importante. Gli dà l'illusione di avere una sorta di controllo di almeno un aspetto della loro vita e dell'ambiente circostante. Questo a due anni può essere saltare il pisolino, a 4 fare i capricci per avere un gioco a 5 anni può essere insistere per scegliersi i vestiti da soli.

Compito di un genitore è cercare di capire quando è un capriccio e quando è un bisogno, e come si fa? Conoscendo il proprio figlio e conoscendo se stessi, però un valido aiuto può essere questo: provate a dire di no e vedete com'è la reazione. L'intensità cambia in base a quanto la cosa è importante per loro, e in base a quella rientrate nella vostra decisione.

Una mamma scrive: "quando mia figlia ha iniziato la prima elementare per i primi 15 giorni è andato tutto bene. Poi quando hanno iniziato il tempo pieno, la stanchezza era talmente tanta che la bambina tornava sempre a casa molto nervosa. Dopo pochi giorni si è impuntata che voleva a tutti i costi dormire sul divano e non nel suo letto, nella sua camera. Ovviamente non ero d'accordo, ma empaticamente ho capito che il fatto che la cosa fosse successa proprio a inizio scuola non poteva essere un caso. Ho ceduto. Lei ha dormito sul divano per tre mesi. Il solo fatto che ha avuto vinta questa battaglia, le ha dato la forza di affrontare questa nuova sfida che per lei , affetta da disordine sensoriale abbastanza grave , era una sfida enorme. Se io avessi insistito per farla dormire nel suo letto, lei si sarebbe sentita sopraffatta e sconfitta e le sarebbero mancate quelle energie in più per affrontare una sfida già così importante."

Il bambino con disordine sensoriale ha spesso un fastidio fisico che deriva dalle sensazioni del proprio corpo. Un dolore acuto lo sente, ma un dolore sordo, tipo un leggero mal di pancia o un leggero mal di testa, di orecchie o di denti non lo identifica.

Non lo identifica ma lo sente, lo percepisce e lo subisce.

Non ti dirà che ha dolore, ma con un po' di esperienza lo capirai dai comportamenti, sarà nervoso, maleducato, capriccioso, in modo diverso dal solito. Come un bambino di 2 anni che ha saltato il pisolino, anche se magari di anni ne ha 10.

Un genitore scrive "fin dalla più tenera età ho capito, osservando mio figlio in maniera empatica ed empirica, che quando si comportava in maniera assurda rispetto a come si comportava di solito, era ingestibile, e aveva grossi problemi ad addormentarsi e dormire, se non era per la stanchezza, tutti i problemi sparivano se gli davo un antidolorifico. Anche quando è stato abbastanza grande per avvisarmi del dolore non lo faceva, a meno che fosse un dolore forte, ma appena faceva effetto il medicinale i problemi passavano di colpo, era tranquillo e si addormentava facilmente."

CAPACITA' DI PARLARE E RITARDI NEL LINGUAGGIO

Poiché la capacità di parlare e il linguaggio dipendono da molti processi di integrazione sensoriale essi tendono a svilupparsi lentamente ogni qualvolta è presente un'irregolarità in qualche aspetto della processazione sensoriale. La società pone molta enfasi sulla capacità di espressione linguistica così spesso le difficoltà nel parlare e nell'articolazione delle parole sono notate dai genitori prima gli altri sintomi più sfumati. In ogni caso solo una piccola parte di bambini interessati dal disordine sensoriale hanno problematiche di linguaggio, e in alcuni casi queste problematiche si sviluppano comunque in tempi normali. Magari non parleranno perfettamente a un anno e mezzo come alcuni bambini fanno, ma entro i tre anni hanno comunque un linguaggio ben articolato, in altri casi invece la disprassia è una disprassia verbale e quindi questi bambini potranno avere più problemi di altri nella produzione di un linguaggio articolato. Ovviamente la maggior parte dei problemi legati al linguaggio non fanno parte del disordine sensoriale e per avere una diagnosi corretta bisogna rivolgersi a degli specialisti.

TONO MUSCOLARE E PROBLEMI DI COORDINAZIONE

La sensazioni Provenienti dai sistemi vestibolare e propriocettivo forniscono il tono muscolare che mantiene il corpo eretto e pieno di energia. Il bambino con una disfunzione dell'integrazione sensoriale spesso ha un basso tono muscolare che lo fa sembrare debole; fa molta fatica anche solo per tenere dritti la testa e il corpo contro la forza di gravità e si stanca molto velocemente. Se il tono muscolare del collo non è adeguato il bambino avrà bisogno di appoggiarsi con la testa sulla mano o sul braccio mentre sta seduto al tavolino, può tendere ad appoggiarsi al muro o a un palo perché anche stare in piedi è troppo faticoso. Quando i sistemi vestibolari, propriocettivo e tattile non lavorano bene, il bambino tende ad avere una scarsa coordinazione motoria, può perdere l'equilibrio e inciampare facilmente. Può far cadere la penna più spesso di altri bambini, la gestione delle cose sul banco è un grande problema scolastico. Alcuni bambini cadono addirittura dalla sedia perché non riescono a percepire correttamente la loro posizione. Un gioco immaturo è il primo e più comune segno della disfunzione dell'integratore sensoriale: il bambino che non sa usare le costruzioni, manipolare i giocattoli o mettere insieme i pezzi di un puzzle probabilmente ha un problema di integrazione sensoriale.

Questi bambini spesso non eccellono negli sport, anche se a volte riescono a praticarli in maniera sufficiente.

DIFFICOLTA' D'APPRENDIMENTO A SCUOLA

Se i problemi di integrazione sensoriale sono modesti tutto sembrerà andare bene fino a quando il bambino non affronta i compiti scolastici. Leggere scrivere e far di conto richiedono un'enorme quantità di integrazione sensoriale e il cervello è sottoposto a richieste molto complesse e in tempi stretti. Soprattutto imparare a leggere e scrivere potrebbe essere un vero problema, il bambino deve ricordarsi se le gambette della "m" vanno giù o su e se la pancia della "p" o del "9" si fanno a destra o sinistra. Questa conoscenza si appoggia a una memoria di tipo visivo e muscolare, cosa che nella maggior parte delle persone avviene automaticamente ma se l'attività del cervello è disorganizzata il bambino non riesce a trovare queste memorie nel momento in cui gli occorrono. E' un po' come cercare di far imparare a leggere a un bambino dall'asilo prima che il suo cervello sia pronto.

In generale il bambino con una disfunzione dell'integrazione sensoriale a scuola avrà dei problemi a interagire con l'ambiente che lo circonda, spesso inciamperà sulle persone o sugli oggetti perché non riesce a giudicare dove si trovino gli oggetti nello spazio e dove si trovi il suo corpo. E' letteralmente perso nello spazio. A scuola questo problema renderà difficile copiare le parole della lavagna, su un foglio le lettere varieranno in grandezza o saranno messe tutte storte. Un problema di integrazione sensoriale può interferire direttamente con il processo di apprendimento nel cervello o può essere la causa di un problema comportamentale che interferisce con i compiti scolastici.

C'è da fare una piccola specificazione. Un bambino con un disordine sensoriale nel primo anno della scuola primaria potrebbe sembrare discalculico, disortografico, disgrafico e dislessico, ma queste non sono le diagnosi queste sono le dispressie dovute al disordine sensoriale. La differenza è che mentre se un bambino è dislessico rimarrà dislessico tutta la vita pur migliorando con la logopedia e imparando strategie per aggirare il problema . Nel caso del disordine sensoriale , un bambino ha solo bisogno di più tempo per fare quello che gli viene chiesto , quindi se un bambino di prima elementare ha tutti questi problemi, se è ben seguito, questi problemi diminuiranno di intensità gradualmente fino a scomparire nelle classi successive (alcuni anni dopo, non è un processo breve). Il bambino potrebbe avere solo bisogno di più tempo per assimilare dei concetti che in realtà agli altri sono automatici , come per esempio la gestione dello spazio nel foglio